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La Stampa

L’inaugurazione a bassano del Grappa del Monumento al Maresciallo Giardino


Domani la salma del Condottiero della Quarta Armata sarà tumulata nell’Ossario del Grappa


Bassano del Grappa, 3 notte.
Fra salve di mitraglia, fra lo sventolio di mille e mille bandiere, la salma di Gaetano Giardino,condottiero invitto della IV Armata, è passato stamane per le vie di Bassano, gremite di popolo e di Camicie Nere, E' passata per salire all'estrema dimora sulla cima del Grappa sacro. Il corteo interminabile si è snodato attraverso le vie cittadine, tutte pavesate di tricolore, per portarsi al piazzale dove sorge il monumento. Le cerimonie solenne ed austera ha avuto inizio alle ore 9.30, nell'interno del Tempio-ossario, dove è stata celebrata una Messa dal vicario generale militare, Monsignor Rusticoni, alla presenza di numerose personalità e di invitati, fra cui S. E. il Maresciallo De Bono, in presentanza del Governo per le onoranze ai Caduti, il luogotenente generale Silingardi per la Milizia, il generale Briganti per l'Aereonautica, il contrammiraglio Barone per la Marina, i generali Guidi, Spiller, Baggi, Cremona, il senatore Nomis di Cossilla per il Senato del Regno, l'onorevole Miori per la Camera dei Deputati, le Medaglie d'oro S. E. Martelli, Prefetto di Nuoro, S. E. il generale Vaccari, l'on. Orsi, inrappresentanza dell'on. Buffarini e del Direttorio dell'associazione dell'Arma di Artiglieria, nonché congiunti delle Medaglie d'oro Reatto, Turba,Bartolomei.
Finita la cerimonia religiosa, la bara è stata trasportata a spalle fino al piazzale prospiciente Tempio-ossario per essere posta su un affusto di cannone preceduta dai gonfaloni della sabauda Torino, di Venezia, di Vicenza e Fiume, decorati di medaglie d'oro, di Bassano, Feltre e Arten, decorati di croci di guerra, dal clero e dalle rappresentanze delle Forze armate.
Il feretro è stato trasportato |sull'affusto di cannone, avvolto nel tricolore, attraverso le principali vie della città, fino al piazzale Gaetano Giardino, dove sorge il monumento al Condottiero. Seguivano la salma il colonnello Monteleone, il capitano Perugini, già addetti alla persona del Maresciallo, che recavano su due cuscini le insegne e le decorazioni del generale; i parenti, le autorità e una selva di gagliardetti e di rappresentanze, convenute da tutta la zona dove visse la sua epopea di gloria l’Armata del Grappa, dalla lontana Torino e dalle provincie limitrofe a Bassano. Sono le 10.20 quando la tela viene tolta e la bronzea figura del Condottiero, opera di alta concezione artistica e di squisita fattura, modellata dallo scultore Stefano Borelli. appare alla marea di folla. Dall'alto del suo basamento, costruito tutto in pietra di Pove e dovuto al giovane architetto romano Achille Morbiducci che ha saputo ideare una base solida e armoniosa nella semplicità delle' sue linee, il Condottiero mira la I massa di popolo accolta ai suoi piedi, fra mezzo l'ondeggiare di tutti i vessilli, di tutte le fiamme1 che conobbero gli orrori della battaglia e la gioia divina della Vittoria. Ai vecchi Combattenti del Grappa, il Condottiero riappare vivo e presente nell'espressione di calma e virile forza, di incisiva fierezza e paterna bontà, che l'arte del Borelli ha saputo trarre dalla mate ria bruta e che Torino ha donato a Bassano.
Il Vescovo di Vicenza impartisce alla salma la benedizione e benedice pure l'immagine della Madonnina del Grappa, la celeste Patrona della Quarta Armata, dolce e fedele riproduzione in bronzo eseguita con maestria dallo scultore torinese Ettore Tinto, fante del Grappa, e destinata alla cripta stipata sotto il monumento. Finita la cerimonia religiosa. il Vescovo pronunzia brevi parole, ------ la figura del compianto Maresciallo. Prende poi la parola il Podestà di Torino, Ugo Sartirana, che, consegnando alla Città di Bassano il monumento, dono della Città sabauda e fascista, si dice lieto del nodo stretto fra Bassano e Torino, e rivolge il suo memore e devoto pensiero al Maresciallo Giardino,
alla cui salma porge il saluto vibrante e commosso della città sabauda. Lo segue il Commissario prefettizio di Bassano, De Facci Negrati, che, nel prendere in consegna il dono ambitissimo, esprime tutta la riconoscenza della Città del Grappa e assicura che l'immagine del Condottiero sarà conservata con amore profondo dal popolo bassanese. che per il grande Scomparso nutrì sempre la più grande devozione; e chiude dando lettura di un vibrante messaggio del Governatore di Roma.
Salutato dagli squilli delle fanfare e dalle note dell'Inno del Grappa il feretro ha poi proseguito in forma privata per Cima Grappa, dove domani verrà tumulato nella tomba posta al centro dell'Ossario degli Eroi, in mezzo ai suoi figli come egli amava chiamarli, ai piedi della Madonnina mutilata, nella pace eterna.